LO SAPEVATE CHE...
Smacchiare
Le macchie sono sempre in agguato: incidenti a tavola, il movimento quotidiano, inconvenienti che accadono quando si lavora, si studia o si gioca.
Ricordate che una macchia appena fatta non è ancora penetrata nella fibra. Invece una macchia secca è già penetrata nel tessuto ed è priva di solvente, ormai evaporato. Se era costituita da prodotti aggressivi per la fibra o per il colore, ha avuto quindi il tempo di danneggiarli irrimediabilmente.
Agire rapidamente, sciacquare con acqua tiepida o fredda la parte macchiata strofinandola, sono i primi passi per liberarsi dalle macchie improvvise e far seguire immediatamente alla smacchiatura il lavaggio in lavatrice e stendere all'ombra per non formare aloni. Il lavaggio e l’acqua calda possono invece fissare una macchia in modo permanente.
Ricordate che ogni tessuto ha reazioni proprie: se dovete smacchiare un capo nuovo o delicato è consigliabile passare il solvente su una zona non in vista, ad esempio su una cucitura, dentro una tasca, prima di usarlo sulla macchia.
Quando si hanno tessuti delicati, colorati o a fibra pelosa, è bene smacchiare tamponando la macchia senza fregare.
Quando la macchia è penetrata nel tessuto, occorre smacchiare mettendo sotto la stoffa un panno assorbente ( garza di cotone, ovatta, o anche un fazzoletto ripiegato) su cui vadano a fissarsi i residui rimossi dallo smacchiatore.
Per avere i migliori risultati è necessario smacchiare la lana con un panno di lana, la seta con un panno di seta, e così via.
Per evitare la formazione di aloni è bene usare non troppo solvente, e fregare col panno finché il tessuto non è completamente asciutto.
In caso di macchie molto resistenti si consiglia di mettere il capo in ammollo. Non è necessario aggiungere all’acqua dell’ammollo un detersivo per delicati o per bucato a mano. Il pre-trattamento di macchie difficili potrà essere effettuato anche utilizzando latte o acqua salata.
Cosa occorre avere a portata di mano: oltre a stracci di cotone e panni pulitissimi, spugnette, carta assorbente e' indispensabile avere in casa:
a) Saponaria o talco: utile per assorbire le macchie di unto.
b) Sapone: da bucato – meglio di marsiglia - che potete passare asciutto su colletti e polsini (in commercio si trovano buoni prodotti alternativi)
c) Aceto: perchè l'aceto di vino (miscela di acido acetico e acqua) è indicato per risciacquare lana e seta, dopo il lavaggio, eliminando i residui di detersivi e dando brillantezza a queste fibre. Va usato diluito: un cucchiaio in circa un,litro d'acqua. Può opacizzare alcune fibre sintetiche.
d) Acetone, per togliere le macchie di smalto, lacca e vernice, ricordate che danneggia le fibre sintetiche e artificiali.
e) Acqua ossigenata, essendo però più un decolorante che uno smacchiatore deve essere usata con cautela sui tessuti colorati e su quelli sintetici. Si usa normalmente quella a 12 volumi, diluita in acqua ad una percentuale deI 10-20%.
f) Acquaragia, per la vernice (ma lascia aloni).
g) Alcool (etilico, denaturato), un ottimo solvente di origine naturale, adatto per le macchie di inchiostro e morchia, ma va usato con cautela, soprattutto sulle fibre artificiali e sintetiche, e diluito con acqua.
h) Ammoniaca: deve essere usata diluita al 15-20%, non è indicata per i tessuti di lana e seta, non indicata per macchie oleose.
i) Benzina: usata per macchie di olio, grasso, cera e resine. Lascia facilmente alone ed è pericolosa per l'alta infiammabilità e per le esalazioni nocive. Non si può usare su tessuti delicati o cerati.La benzina è spesso l’ultimo rimedio a cui si ricorre in caso di macchie resistenti. È importante però non confondere la benzina per smacchiare (benzina avio) con la benzina per le automobili.
l) Borace: è un sale usato per togliere alcune macchie dal cotone e dal lino.
m) Burro: è uno smacchiatore oltremodo pratico. È facile da eliminare ed è molto efficace nella rimozione di macchie difficili di grasso, catrame e resina. Spalmare del burro sulle macchie e fare agire per un po’ di tempo. Togliere l’eccedenza e tamponare con benzina per smacchiare.
n) Candeggina: da usare con attenzione, perche' indebolisce i tessuti e scolorisce.
o) Etere: solvente altamente infiammabile, dall'odore caratteristico. Si presta a togliere macchie di grasso, morchia e unto. Non deve essere mai usato con tessuti anche misti seta. È molto volatile e lascia difficilmente aloni.
p) Glicerina: per le macchie a base d' acqua, è contenuta in piccole percentuali nei saponi. È utile, in aggiunta ai detersivi sintetici, nel lavaggio degli indumenti di lana per renderli morbidi. Si usa come smacchiatore per togliere particolari tipi di macchie.
q) Latte: contiene lattosio, caseina, sali minerali e grassi. Ha un'acidità bassissima, vicina a ph 7. Serve per smacchiare la pelle e i tessuti delicati.
r) Succo di limone: contiene acido citrico ed acqua. Essendo un acido molto debole è adatto a smacchiare lana e seta, al posto di prodotti più energici. Usato caldo è efficace sulle macchie di ruggine, freddo su quelle della frutta.
s) Sale fino: ottimo per le macchie di vino (va lasciato riposare 10 minuti e poi sciacquato con abbondante acqua), sciolto in acqua calda cancella le macchie di cioccolato.
t) Trementina o essenza di trementina: un solvente simile all'acquaragia. Toglie le macchie di vernice, resina e catrame, grasso, ma lascia spesso l'alone. Va usata con cautela su tessuti delicati.
u) Trielina: uno dei più usati smacchiatori, perché dissolve grasso, olio, vernici. Non lascia alone, essendo molto volatile. È però pericolosa, a causa dell'alta infiammabilità.
Le macchie sono sempre in agguato: incidenti a tavola, il movimento quotidiano, inconvenienti che accadono quando si lavora, si studia o si gioca.
Ricordate che una macchia appena fatta non è ancora penetrata nella fibra. Invece una macchia secca è già penetrata nel tessuto ed è priva di solvente, ormai evaporato. Se era costituita da prodotti aggressivi per la fibra o per il colore, ha avuto quindi il tempo di danneggiarli irrimediabilmente.
Agire rapidamente, sciacquare con acqua tiepida o fredda la parte macchiata strofinandola, sono i primi passi per liberarsi dalle macchie improvvise e far seguire immediatamente alla smacchiatura il lavaggio in lavatrice e stendere all'ombra per non formare aloni. Il lavaggio e l’acqua calda possono invece fissare una macchia in modo permanente.
Ricordate che ogni tessuto ha reazioni proprie: se dovete smacchiare un capo nuovo o delicato è consigliabile passare il solvente su una zona non in vista, ad esempio su una cucitura, dentro una tasca, prima di usarlo sulla macchia.
Quando si hanno tessuti delicati, colorati o a fibra pelosa, è bene smacchiare tamponando la macchia senza fregare.
Quando la macchia è penetrata nel tessuto, occorre smacchiare mettendo sotto la stoffa un panno assorbente ( garza di cotone, ovatta, o anche un fazzoletto ripiegato) su cui vadano a fissarsi i residui rimossi dallo smacchiatore.
Per avere i migliori risultati è necessario smacchiare la lana con un panno di lana, la seta con un panno di seta, e così via.
Per evitare la formazione di aloni è bene usare non troppo solvente, e fregare col panno finché il tessuto non è completamente asciutto.
In caso di macchie molto resistenti si consiglia di mettere il capo in ammollo. Non è necessario aggiungere all’acqua dell’ammollo un detersivo per delicati o per bucato a mano. Il pre-trattamento di macchie difficili potrà essere effettuato anche utilizzando latte o acqua salata.
Cosa occorre avere a portata di mano: oltre a stracci di cotone e panni pulitissimi, spugnette, carta assorbente e' indispensabile avere in casa:
a) Saponaria o talco: utile per assorbire le macchie di unto.
b) Sapone: da bucato – meglio di marsiglia - che potete passare asciutto su colletti e polsini (in commercio si trovano buoni prodotti alternativi)
c) Aceto: perchè l'aceto di vino (miscela di acido acetico e acqua) è indicato per risciacquare lana e seta, dopo il lavaggio, eliminando i residui di detersivi e dando brillantezza a queste fibre. Va usato diluito: un cucchiaio in circa un,litro d'acqua. Può opacizzare alcune fibre sintetiche.
d) Acetone, per togliere le macchie di smalto, lacca e vernice, ricordate che danneggia le fibre sintetiche e artificiali.
e) Acqua ossigenata, essendo però più un decolorante che uno smacchiatore deve essere usata con cautela sui tessuti colorati e su quelli sintetici. Si usa normalmente quella a 12 volumi, diluita in acqua ad una percentuale deI 10-20%.
f) Acquaragia, per la vernice (ma lascia aloni).
g) Alcool (etilico, denaturato), un ottimo solvente di origine naturale, adatto per le macchie di inchiostro e morchia, ma va usato con cautela, soprattutto sulle fibre artificiali e sintetiche, e diluito con acqua.
h) Ammoniaca: deve essere usata diluita al 15-20%, non è indicata per i tessuti di lana e seta, non indicata per macchie oleose.
i) Benzina: usata per macchie di olio, grasso, cera e resine. Lascia facilmente alone ed è pericolosa per l'alta infiammabilità e per le esalazioni nocive. Non si può usare su tessuti delicati o cerati.La benzina è spesso l’ultimo rimedio a cui si ricorre in caso di macchie resistenti. È importante però non confondere la benzina per smacchiare (benzina avio) con la benzina per le automobili.
l) Borace: è un sale usato per togliere alcune macchie dal cotone e dal lino.
m) Burro: è uno smacchiatore oltremodo pratico. È facile da eliminare ed è molto efficace nella rimozione di macchie difficili di grasso, catrame e resina. Spalmare del burro sulle macchie e fare agire per un po’ di tempo. Togliere l’eccedenza e tamponare con benzina per smacchiare.
n) Candeggina: da usare con attenzione, perche' indebolisce i tessuti e scolorisce.
o) Etere: solvente altamente infiammabile, dall'odore caratteristico. Si presta a togliere macchie di grasso, morchia e unto. Non deve essere mai usato con tessuti anche misti seta. È molto volatile e lascia difficilmente aloni.
p) Glicerina: per le macchie a base d' acqua, è contenuta in piccole percentuali nei saponi. È utile, in aggiunta ai detersivi sintetici, nel lavaggio degli indumenti di lana per renderli morbidi. Si usa come smacchiatore per togliere particolari tipi di macchie.
q) Latte: contiene lattosio, caseina, sali minerali e grassi. Ha un'acidità bassissima, vicina a ph 7. Serve per smacchiare la pelle e i tessuti delicati.
r) Succo di limone: contiene acido citrico ed acqua. Essendo un acido molto debole è adatto a smacchiare lana e seta, al posto di prodotti più energici. Usato caldo è efficace sulle macchie di ruggine, freddo su quelle della frutta.
s) Sale fino: ottimo per le macchie di vino (va lasciato riposare 10 minuti e poi sciacquato con abbondante acqua), sciolto in acqua calda cancella le macchie di cioccolato.
t) Trementina o essenza di trementina: un solvente simile all'acquaragia. Toglie le macchie di vernice, resina e catrame, grasso, ma lascia spesso l'alone. Va usata con cautela su tessuti delicati.
u) Trielina: uno dei più usati smacchiatori, perché dissolve grasso, olio, vernici. Non lascia alone, essendo molto volatile. È però pericolosa, a causa dell'alta infiammabilità.
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